Esteso l’assegno di natalità a tutti coloro che avranno un bambino nel 2020, incrementato quello per l’asilo per le famiglie con Isee fino a 40 mila euro. Base per ottenerli è l’Indicatore della situazione socio-economica: i Caaf Cgil sono a disposizione
Importanti novità nella legge di bilancio 2020 per le famiglie con figli piccoli o appena nati. La manovra finanziaria, infatti, da un lato ha esteso il cosiddetto “bonus bebè” (che in realtà si chiama assegno di natalità) a tutte le famiglie che avranno un bambino nel corso del 2020, dall’altro ha incrementato il “bonus asilo nido” per le famiglie con Isee fino a 40 mila euro. Due misure che, nelle intenzioni del governo, dovrebbero provare a invertire il progressivo e inesorabile calo della natalità: siamo in Europa il Paese che fa meno figli, appena 7,6 nascite ogni mille abitanti, ben al di sotto della media continentale (9,9 nascite).
Iniziamo dal “bonus asilo nido”, che viene confermato per tutti i nati dal 1° gennaio 2016. La legge di bilancio ha previsto, a decorrere dal 2020, una rimodulazione e un incremento del contributo, che viene concesso per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
L’agevolazione rimane di 1.500 euro per i nuclei familiari con Isee minorenni superiore a 40 mila euro, aumenta a 2.500 euro (era di 1.500) per i nuclei familiari con Isee minorenni da 25.001 a 40 mila euro, raddoppia a 3.000 euro (era di 1.500) per i nuclei familiari con Isee minorenni fino a 25 mila euro.
Il bonus viene erogato dall’Inps mensilmente, parametrando l’importo massimo su 11 mensilità, al genitore richiedente che ha sostenuto il pagamento. Ogni retta mensile deve essere ovviamente documentata. Il contributo non può superare la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta.
Il bonus è previsto anche per le forme di supporto presso la propria abitazione. Viene erogato sempre dall’Inps a seguito della presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino, di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che certifichi per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”. Nell’ambito di tale fattispecie l’Istituto eroga l’importo del contributo in un’unica soluzione direttamente al genitore richiedente.
La manovra finanziaria ha anche confermato il “bonus bebè” per ogni figlio nato o adottato dal 1° al gennaio al 31 dicembre 2020, fino al compimento del primo anno di età o del primo anno d’ingresso nel nucleo familiare a seguito dell’adozione. Il contributo, erogato mensilmente dall’Inps, è parametrato al valore dell’Isee Minorenni .
Il bonus ammonta a 1.920 euro in presenza di Isee Minorenni pari o inferiore a 7 mila euro annui, a 1.440 euro se il valore Isee è compreso fra 7.001 euro e 40.000 euro annui, a 960 euro in caso di Isee da 40.001 euro annui in su. L’importo, infine, è aumentato del 20 per cento in caso di figlio successivo al primo, purché ovviamente nato o adottato nel 2020.